Apertura del ponte votivo del Santissimo Redentore
(Venezia, 19 luglio 2024)
Preghiera del Patriarca di Venezia Francesco Moraglia
O Santissimo Redentore, abbiamo appena attraversato il ponte votivo per rinnovare la promessa dei nostri padri che, oltre 450 anni fa, dinanzi ad un grave pericolo e consapevoli della loro debolezza di fronte al male (la peste), hanno guardato a Te.
Anche noi oggi sentiamo il bisogno di rivolgerci a Te, nostro Redentore, con la forza della preghiera. Il nostro pellegrinare verso questo Santuario, così caro per noi veneziani, si è fatto carico di pensieri e preoccupazioni che affliggono il nostro cuore e toccano la vita del nostro Paese, dell’Europa, del mondo intero.
Viviamo un tempo di guerra, “conclamata” in molte parti del mondo ma anche “sotterranea” e che sembra preparare scenari – Dio non voglia – più allargati e tristi. Forse abbiamo già dimenticato le tragiche “lezioni” del primo e del secondo conflitto mondiale del secolo scorso.
Santissimo Redentore, che sei dono di Amore e Verità per tutti, ispira pensieri ed azioni di pace, fa’ emergere il coraggio della verità e progetti sapienti e lungimiranti, in grado di favorire la riconciliazione e ritrovare la fraternità.
A Te, Santissimo Redentore, vogliamo affidare oggi non solo la nostra città – desiderosa di pace e da sempre luogo d’incontro – ma anche la nostra Europa affinché esprima ancora e di nuovo quella cultura e quella spiritualità che le sue radici cristiane le hanno dato e che l’hanno resa un continente capace di creare ponti tra persone e popoli differenti, relazioni buone e vere, in grado – come la storia insegna – di creare legami stabilendo unità e concordia che oggi paiono smarrite.
Da Venezia – “terra che fa fratelli”, “fratelli tutti”, per citare le parole del Santo Padre Francesco risuonate lo scorso 28 aprile in Piazza San Marco – si elevi, dunque, innanzitutto questa invocazione di pace da accompagnare con la richiesta del discernimento – dono dello Spirito del Risorto – per far crescere frutti di bene e saper riconoscere con decisione le vie da seguire “perché possiamo condurre una vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dio. Questa è cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità. Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti” (1 Tm 2,2-6).
Tutto questo è opera Tua, nostro Santissimo Redentore, e questa nostra festa sia un guardare tutti insieme e di nuovo a Te per ritornare all’Unico che dona vita e salvezza, all’Unico che è Amore e Verità.
Santissimo Redentore, vieni e illumina, vieni e custodisci, vieni e sostieni, vieni e conforta, vieni e infondi coraggio e sapienza, vieni e benedici tutti noi, Tu che sei l’unica speranza e salvezza.